Vademecum per chi arriva dall’Ucraina
Oggetto: Comunicato 03- Aggiornamenti Vademecum per chi arriva dall’Ucraina Documenti e soggiorno Le persone che arrivano dall’Ucraina non hanno bisogno di un visto perché possono circolare liberamente nei paesi dell’Unione Europea per 90 giorni. All'ingresso in Italia, bisogna segnalare la propria presenza presso l’Ufficio di Pubblica Sicurezza del territorio (questura nel capoluogo, commissariato di polizia o dove non c’è, il Comune). Il Consiglio dell’Unione Europea, l’organo che riunisce i rappresentanti dei 27 governi dell’Unione, ha approvato all’unanimità l’applicazione di una norma europea che garantirà, una volta trasferita nella nostra legislazione (a brevissimo), un permesso di soggiorno temporaneo (di protezione temporanea) alle persone in fuga dalla guerra in Ucraina. Questo permesso sarà rinnovabile di sei mesi in sei mesi fino a tre anni ed è rivolto a tutti i cittadini ucraini che chiedono protezione ad uno degli Stati membri e ai residenti in Ucraina da molto tempo. Il permesso di soggiorno temporaneo (di protezione temporanea) andrà richiesto alla Questura competente. Il permesso di soggiorno temporaneo (di protezione temporanea) permette di iscriversi al Servizio Sanitario Nazionale, stipulare contratti di lavoro, mandare i figli a scuola. In attesa del permesso di soggiorno temporaneo, l’assistenza sanitaria è garantita attraverso il rilascio di un tesserino STP. Tesserino STP - Stranieri Temporaneamente Presenti Cos’è Fino al rilascio del permesso di soggiorno temporaneo (di protezione temporanea) sono assicurate le cure urgenti, essenziali e continuative attraverso il rilascio del tesserino STP. Che cosa sono le cure urgenti, essenziali e continuative? Cure urgenti: sono quelle che non possono essere rimandate senza pericolo di vita o danno per la salute della persona. Cure essenziali: sono quelle relative a malattie non pericolose nel breve periodo, ma che nel tempo potrebbero creare problemi di salute o rischi per la vita. Cure continuative: sono quelle che permettono di fare delle cure per un periodo più lungo.Cure garantite dal tesserino STP - assistenza della gravidanza e della maternità; - assistenza della salute del minore; - vaccinazioni; - profilassi internazionale; - profilassi e cura delle malattie infettive; - cura e riabilitazione in caso di tossicodipendenza. Come si fa il tesserino STP Il tesserino può: - essere rilasciato al Pronto Soccorso o all'Azienda Sanitaria Locale (ASL) al momento della prima cura medica; - essere richiesto dalla persona per iniziare un percorso di cure. Qualora venga dichiarata una situazione di indigenza, i profughi saranno anche esonerati dalla compartecipazione alla spesa per le prestazioni specialistiche ambulatoriali. Misure anti Covid 19 e vaccinazioni Fino al 31 marzo 2022, le persone che provengono dall’Ucraina e accedono al territorio nazionale devono effettuare, tramite tampone, un test molecolare o antigenico SARS-CoV-2 entro 48 ore dal loro ingresso e osservare il regime di auto-sorveglianza nei 5 giorni successivi al termine dei quali devono ripetere il tampone. Le persone positive e i relativi contatti stretti saranno gestiti secondo i protocolli già esistenti: i casi risultati positivi saranno sottoposti alla misura di isolamento in luoghi dedicati, come previsto dalla normativa in vigore. Gli operatori dei dipartimenti di prevenzione dovranno verificare lo stato vaccinale e promuovere la vaccinazione anti-Covid in tutte le persone a partire dai 5 anni di età che dichiarino di non essere vaccinate o che non siano in possesso di documentazione che attesti la vaccinazione (compresa la dose di richiamo ‘booster’) per i soggetti dai 12 anni di età. In Italia sono garantite alcune vaccinazioni che non sono usuali in Ucraina, in tal senso è importante verificare, oltre alla vaccinazione anti -Covid -19, la situazione vaccinale complessiva (anti-morbillo, parotite, rosolia etc) con particolare attenzione ai vaccini previsti durante l’infanzia. Le vaccinazioni vengono erogate tramite l’iscrizione al regime di “straniero temporaneamente presente” (codice STP). Accoglienza Il Paese si sta organizzando per garantire un’accoglienza alle persone in fuga attraverso il sistema dei CAS - Centri di Accoglienza Straordinaria gestita dalle Prefetture e dalla Rete SAI - Sistema Accoglienza e Integrazione. FONTI: Presidenza del Consiglio dei Ministri. Dipartimento della protezione civile. Ordinanaza n. 873Via L. Perosi n. 3, 15057 Tortona (AL) Tel. 0131 867350 – Fax. 0131 822963 e-mail: direzione@caritastortona.it Accoglienza ucraini Indicazioni per chi sta accogliendo presso le proprie abitazioni La Diocesi di Tortona, in coordinamento con le istituzioni del territorio, si è attivata per rispondere all’emergenza prodotta dalla guerra in Ucraina. Molti cittadini hanno dato la loro disponibilità a Caritas per accogliere in case di loro proprietà chi sta arrivando nel nostro territorio e hanno donato denari e beni da inviare in Ucraina. Molti si stanno organizzando in maniera autonoma, attraverso il passaparola e il rapporto che hanno con i connazionali ucraini già presenti sul territorio provinciale. Per chi accoglie cittadini ucraini presso le proprie abitazioni si ricorda: 1. le persone che arrivano non hanno bisogno di visti perché possono circolare liberamente nei paesi dell’Unione Europea per 90 giorni. Il Consiglio dell’Unione Europea, l’organo che riunisce i rappresentanti dei 27 governi dell’Unione, ha approvato all’unanimità l’applicazione di una norma europea che garantirà, una volta trasferita nella nostra legislazione (a brevissimo), un permesso di soggiorno temporaneo (di protezione temporanea) alle persone in fuga dalla guerra in Ucraina. Questo permesso sarà rinnovabile di sei mesi in sei mesi fino a tre anni ed è rivolto a tutti i cittadini ucraini che chiedono protezione ad uno degli Stati membri e ai residenti in Ucraina da molto tempo. Il permesso di soggiorno temporaneo (di protezione temporanea) andrà richiesto alla Questura competente. Il permesso di soggiorno temporaneo (di protezione temporanea) permette di iscriversi al Servizio Sanitario Nazionale, stipulare contratti di lavoro, mandare i figli a scuola. In attesa del permesso di soggiorno temporaneo, l’assistenza sanitaria è garantita attraverso il rilascio di un tesserino STP. 2. Dal punto di vista sanitario, occorre che, al loro arrivo, facciano un tampone antigienico rapido e 5 giorni di isolamento alla fine dei quali devono ripetere il tampone. Raccomandiamo anche di segnalare la presenza al Dipartimento di Prevenzione dell'azienda sanitaria competente per territorio attraverso il sito https://www.prevenzionecollettiva.toscana.it/welcome/pages/segnalazione_estero.html. Oppure telefonando al numero unico regionale Infosanità 800-556060 per l’accesso al percorso sanitario. 3. E’ utile accertare il loro stato vaccinale ed accompagnarli presso gli Hub vaccinali più vicini entro i 5 giorni dall’arrivo. 4. E’ necessario segnalare la presenza dei cittadini ucraini sul territorio provinciale attraverso una dichiarazione di ospitalità da inviare alla Questura di Alessandria o al Comune in cui sono ospitate le persone.NEWS Da Caritas Italiana: UCRAINA: FRATELLI E NON NEMICI Da Caritas Italiana altri 100 mila euro per gli interventi nelle zone di guerra “I tanti frutti solidali che fioriscono nelle nostre comunità sono preziose occasioni di animazione alla pace ma anche gesti concreti di sostegno e vicinanza, che ci impegniamo a finalizzare al meglio”. Don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana, sottolinea con queste parole la decisione di mettere a disposizione altri 100 mila euro per gli interventi delle Caritas nelle zone di guerra. In Ucraina – in costante coordinamento con la rete internazionale – Caritas Italiana sostiene Caritas Spes e Caritas Ucraina che stanno dando assistenza umanitaria agli sfollati interni attraverso centri di prima accoglienza per aiuti materiali e sostegno psicologico. Cercano anche di assicurare servizi di trasporto per famiglie sfollate per il raggiungimento di luoghi sicuri e l’evacuazione e protezione dei minori in coordinamento con le autorità locali. Operatori di Caritas in Polonia, Romania, Ungheria, Slovacchia e Moldavia sono alle frontiere e nei centri di prima accoglienza e hanno anche allestito servizi di trasporto verso i Paesi confinanti e la distribuzione di carte prepagate, perché ognuno possa rispondere in autonomia ai propri bisogni di base acquistando negli esercizi commerciali locali. In Italia si sta organizzando l’accoglienza dei profughi attraverso la rete delle Caritas diocesane e in collaborazione con le autorità nazionali e territoriali e gli enti locali. Caritas Italiana continua anche a chiedere con forza l’immediata fine delle azioni militari e resta unita nella preghiera, accanto al popolo ucraino. Ribadiamo la necessità, ancor prima dell’aiuto materiale, di sostenere spiritualmente le popolazioni interessate da questa grave crisi, e ricordiamo che il 12 marzo alle ore 21.00 in cattedrale SE Mons Guido Marini guiderà la “Preghiera per la Pace”, con invito a tutti i fedeli della diocesi a unirsi spiritualmente, È possibile fare un’offerta a Caritas diocesana sia per sostenere l’aiuto umanitario che per le eventuali necessità che dovessero emergere per una degna accoglienza: • bonifico bancario (causale “Ucraina”) a Banco BPER SpA - Iban: IT23O0538748670000042221532 intestato alla Caritas Diocesana di Tortona. È anche possibile sostenere gli interventi di Caritas Italiana (Via Aurelia 796 - 00165 Roma), utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione on-line, o bonifico bancario (causale “Europa/emergenza Ucraina”) tramite: • Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma –Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111 • Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474 • Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013 • UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119
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